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Augusto Minzolini smonta gli "orfani" di Conte: "Cos'è cambiato con Draghi mentre la sinistra è persa nell'ideologia"

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Augusto Minzolini si sta confermando uno dei più lucidi analisti politici anche in un momento di grande caos, dettato dall’avvento di Mario Draghi che ha sparigliato le carte in tavola e anche dalla crisi profonda del Pd e della sinistra in generale, aggravata dalle dimissioni di Nicola Zingaretti dal ruolo di segretario dei dem. Con una serie di tweet Minzolini ha smontato la narrazione degli “orfani” di Giuseppe Conte, secondo cui con il governo presieduto da Draghi non sarebbe cambiato nulla: “In realtà tutto, Draghi ha osato bloccare l’esportazione di 250mila vaccini AstraZeneca, schierato l’esercito per la vaccinazione, messo insieme aziende italiane per produrre vaccini. Conte? Il nulla di tante parole”. 

 

 

Poi l’editorialista del Giornale ha fatto un paragone con la Gran Bretagna, dove Boris Johnson “ha risolto la variante inglese che ha un contagio superiore del 38 per cento con la vaccinazione di massa. Noi ancora non abbiamo i vaccini, Domenico Arcuri ha aumentato del 38 per cento in proporzione le terapie intensive? Lo chiedo da settimane senza risposta. A proposito dei meriti del governo Conte”. 

 

 

Tra l’altro già nei giorni scorsi Minzolini si era espresso favorevolmente su Draghi che, da sostenitore del libero mercato, aveva bloccato 250mila vaccini AstraZeneca diretti in Australia. L’editorialista del Giornale aveva parlato di “europeismo pragmatico”, che sta mettendo ancor più in difficoltà la sinistra, “persa nell’ideologia". 

 

 

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