Tagadà, Matteo Bassetti contro l'ipotesi-lockdown: "Vogliamo rifare il papocchio di Natale? Perché la zona rossa per tutti non funziona"

martedì 9 marzo 2021
Tagadà, Matteo Bassetti contro l'ipotesi-lockdown: "Vogliamo rifare il papocchio di Natale? Perché la zona rossa per tutti non funziona"
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"Dobbiamo essere più chirurgici, più settoriali": così Matteo Bassetti sull'ipotesi, che circola in queste ore, di chiudere tutta Italia almeno nei weekend a causa del dilagare del Covid con tutte le sue varianti. "Già a Natale abbiamo fatto un papocchio che non è servito a nulla. Se metti delle misure, poi devi essere in grado di farle rispettare. È molto meglio avere delle piccole aree dove tutti sono convinti che stai facendo un intervento per la loro salute che fare un’unica zona rossa dicendo a tutti di stare a casa, perché poi non ci sta nessuno", ha spiegato l'infettivologo in collegamento con Tiziana Panella a Tagadà su La7.

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Bassetti, poi, si è scagliato anche contro la gestione della campagna vaccinale in Italia, considerandola inadeguata: "Andiamo ancora troppo piano con i vaccini. Siamo oltre il 45esimo posto nella classifica mondiale per numero di vaccini per 100 abitanti. Siamo a poco meno di 9 vaccinati per 100 abitanti", ha fatto sapere l'esperto. Secondo lui, infatti, se l'obiettivo è arrivare a 500mila vaccinazioni al giorno bisogna dare un'accelerata a tutto il sistema. "Era facile quando si vaccinava negli ospedali, lì c'era una sorta di catena di montaggio. Adesso c'è bisogno di un cambio di passo - ha suggerito Bassetti -.  Anziché continuare a fare dpcm per dirci di che colore dobbiamo metterci le calze la mattina, forse varrebbe la pena fare un dpcm per semplificare la modalità della somministrazione del consenso informato".

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I documenti che vanno letti e firmati prima della somministrazione del farmaco, secondo l'infettivologo, contribuiscono a rallentare i tempi per la vaccinazione: "In altri Paesi entri in un corridoio  dove ci sono appesi al muro gli effetti collaterali del vaccino, quando hai finito quel corridoio è come se avessi dato il consenso alla vaccinazione. Oppure si può spedire a casa, di modo che le persone che devono essere vaccinate arrivino con tutti i fogli già compilati". Come ha sottolineato Bassetti, infatti, si tratta di ben 15 pagine di documenti: "Io che sono un medico ci ho messo 5 minuti a leggerlo, ma immagino che una persona di 70-80 anni ce ne metta 20-25. Queste situazioni andavano pensate prima. Noi continuiamo a passeggiare e invece dovremmo correre".

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