Tagadà, dramma-Covid per Tiziana Panella: "Purtroppo era positiva, come il giro dell'oca". Non ne esce più
Niente da fare, Tiziana Panella resta ancora a casa e da lì continuerà a condurre Tagadà, su La7. La giornalista, il 25 febbraio è entrata in quarantena fiduciaria dopo aver avuto un contatto a rischio con una persona contagiata. Ieri 8 marzo sarebbe dovuta rientrare ma purtroppo, finita una quarantena, ha dovuto cominciarne un'altra.
In apertura di Tagadà Alessio Orsingher dà quindi il benvenuto agli spettatori e si collega con Tiziana Panella, di nuovo in video dal suo salotto. "Sto bene per fortuna. Non era uno scherzo, venerdì avevo detto che sarei tornata in studio e che io che mia figlia Lucia eravamo risultate negative, era la pura verità", spiega la conduttrice. "Così come era autentica la gioia di poter tornare in studio e di tornare alla normalità. Purtroppo abbiamo scoperto che la giovane donna che vive e lavora a casa nostra è invece positiva. Oltre ad augurarci che il decorso della sua malattia sia facile, questo ha significato, come nel gioco dell’oca, ricominciare dalla casella di partenza, iniziando una nuova quarantena da venerdì (5 marzo, ndr)".
Aggiunge la Panella: "Alla metà della quarantena sono venuti a casa nostra a farci un tampone, ci hanno detto che eravamo tutte negative. Ma se avessimo ceduto al recarci in farmacia avremmo fatto partire una catena di contagi". Insomma, sottolinea la conduttrice, "ciò che abbiamo imparato è che aspettare la fine della quarantena è fondamentale". Altrimenti si rischia di far partire una catena di contagi.
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Insomma, conclude la Panella, le regole vanno rispettate e "l’unica strada è quella di avere pazienza”. Lei lo sa bene, ora dovrà restare chiusa in casa, in quarantena fiduciaria per altri dieci giorni. Nella speranza che vada tutto bene anche questa volta.