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Matteo Renzi e il viaggio a Dubai, il contrattacco di Tpi: "Così l'ex premier prova a intimidirci"

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Dopo Massimo Giannini, anche la redazione di Tpi ha deciso di replicare alla querela di Matteo Renzi, che non ha preso bene la pubblicazione della notizia di un suo viaggio a Dubai del quale non si conoscono le motivazioni ufficiali. Il senatore di Rignano è sbarcato negli Emirati nella giornata di sabato 6 marzo e ha alloggiato nel lussuoso Burj Al Arab Jumeirah, hotel a forma di vela gigante che è situato su un’isola privata e comprende solo suites da almeno 1500 euro a notte. 

 

 

Già ieri, domenica 7 marzo, il direttore della Stampa non aveva nascosto lo stupore per la citazione in giudizio di Renzi: “Stamattina alle cinque e diciassette esatte del mattino mi ha mandato un sms sul telefonino. Diceva testuale ‘bastava un tuo messaggio e ti saresti risparmiato di scrivere tutte queste cazz***. Ci vedremo in tribunale’”. Inoltre Giannini ha svelato che, prima di pubblicare la notizia del “misterioso” viaggio a Dubai, ha parlato con il portavoce di Renzi che però era all’oscuro di tutto. Il senatore di Rignano non ha voluto chiarire il motivo del suo viaggio, anzi ha querelato anche Tpi

 

 

La cui redazione ora ha deciso di uscire allo scoperto, definendo “inaccettabile” questa prassi: “Andremo avanti e resisteremo. E continueremo a pubblicare notizie e fatti rilevanti sul suo conto perseguendo il fine della libera informazione. Non ci piegheremo a una simile condotta intimidatoria volta a impedire la pubblicazione di notizie di rilievo sul suo conto”. 

 

 

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