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Chiara Giordano controcorrente sull'8 marzo: "Mi dà fastidio quando sembra che le donne debbano fare a gara con gli uomini"

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Giulia Sorrentino
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Chiara Giordano, veterinaria di successo e attrice nei panni della dottoressa Giordy. Raccontaci della serie, com’è andata? E di che cosa parla? 
È una serie (La dottoressa Giordy) dedicata a tutti gli amanti degli animali. Sono andati in onda già tutti venticinque gli episodi. È andata bene, siamo stati spesso nei contenuti più popolari di TimVision, c’è stato un grande riscontro da parte del pubblico e adesso vedremo se ci sarà una seconda edizione, ve lo svelerò a breve

Quale parte ti è piaciuta di più? 
Io interpretavo me stessa in diversi momenti della giornata. Il momento che mi è piaciuto di più è stato quello dedicato all’adozione dei cani. Mi appassiona capire le persone che si avvicinavano all’idea di inserire un cane all’interno delle loro vite. Talvolta è per riempire vuoti e soprattutto per dare tanto amore. È uno spaccato molto emozionante.

E l’animale più strano che hai visitato?
C’è stato il riccio africano, la puzzola, ma in assoluto voterei l’armadillo, che è preistorico, stranissimo con corazza meravigliosa e si chiamava Mirtilla 

Cosa vediamo nei tuoi prossimi appuntamenti? 
Il mio desiderio è quello di scrivere un libro, ma non voglio anticipare troppo. Vi posso dire però che è ispirato al mondo animale e sarà scritto a quattro mani. Voglio seguire le orme di mia madre (Annamaria Bernardini De Pace) 

Oggi è il giorno della donna, come lo vivi? Che anno è stato per te?
Stamattina sfogliavo delle frasi sul tema e leggendo vedevo molti paragoni con gli uomini e ciò mi ha dato fastidio perché sembra che la donna voglia sminuire l’uomo facendo a gara a quale sia il sesso forte, ma sono che mondi diversi con viaggi e percorsi completamente diversi. Nell’uomo scorgo meno vanità, più sfida,più fisicità. Quello che mi interessa mettere in luce è che la vita offre ad entrambi i sessi tante sfide e la differenza sta nel come le affronti e ciò che ne tiri fuori. Le donne sono tendenzialmente più votate al sacrificio e all’introspezione quindi tendono più a tirar fuori il meglio, il maschio è invece un soggetto più lineare. Per me invece quest’anno è stato bellissimo, lo definirei l’anno della potatura. Nonostante il covid ed il lockdown, perché mi sono dedicata al lavoro e alla famiglia. Quindi è stato un anno di affermazione, grande liberazione e di valutazione degli affetti più veri. Tante volte vedi troppe persone, mentre così ci siamo ritrovati a selezionare.  Una cosa che mi sta colpendo molto in questo periodo è la meschinità degli esseri umani. Pensavo che uscisse il meglio di noi, ma in realtà sta uscendo il peggio. Ci sono gesti di solidarietà che andrebbero evidenziati maggiormente, perché vedendo che le persone fanno cose belle, se queste fossero maggiormente rimarcate la gente sarebbe incentivata a fare lo stesso. 

Io sto portando avanti una campagna informativa sull’endometriosi e vorrei sapere da donna che cosa ti senti di consigliare a chi soffre di questa patologia o a malattie dell’apparato genitale 
Brava che porti avanti una campagna del genere. Le donne sono brave a fare gruppo ed aiutarsi. Si danno consigli e risolvono insieme i problemi. Io sono andata dal ginecologo prestissimo, all’età di 15 anni, perché è necessario al fine di avere consapevolezza del proprio corpo, per conoscersi, per sapere a che cosa si può andare incontro. Le cisti (di cui ho sofferto) i crampi mestruali, bisogna stare attenti ed instaurare un rapporto con il proprio ginecologo. La prevenzione è la cosa migliore, quindi prevenite e tenetevi sotto controllo, ma in ogni campo, non solo ginecologico. Un occhio in più non fa male, ed è importante dire che Soffrire non dev’essere una vergogna, c’è il pudore del dolore, ma dobbiamo aiutarci tra di noi.

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