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Augusto Minzolini: "Le inchieste su Giorgia Meloni? Non la smetteranno mai, lo avevo scritto dieci giorni fa"

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Augusto Minzolini ha commentato le ultime “rivelazioni” su Giorgia Meloni e Matteo Renzi. La prima è stata accusata di aver dato 35mila euro in contanti a dei criminali del basso Lazio per aiutarla nella campagna elettorale del 2013; il secondo di essere in un lussuoso hotel di Dubai da 1500 euro a notte. “Avevo scritto dieci giorni fa che la magistratura interventista, orfana di Conte, avrebbe tentato una reazione. Vedo che fioriscono inchieste e rivelazioni: Berlusconi, Salvini, Meloni e Renzi. Sono stato facile profeta - ha scritto Minzolini - se non ci sarà un riequilibrio tra i poteri non la smetteranno mai”. 

 

 

In particolare la vicenda riguardante la leader di Fdi, che ha subito parlato - e legittimamente - di macchina del fango attivata contro di lei perché è l’unica ad essere all’opposizione del governo presieduto da Mario Draghi, è a dir poco inquietante. A tirarla fuori è stata la Repubblica, che è stata subito smontata dalla diretta interessata: “Guarda un po’ cosa riporta il quotidiano Latina Oggi. L’attendibilissimo pentito dello scoop di Repubblica, secondo cui avrei consegnato 35mila euro in una busta del pane a un clan di rom, aveva rettificato le accuse nei confronti miei e di Fdi già molto tempo fa”. 

 

 

“È negli stessi atti utilizzati da Repubblica per gettare fango su di noi - ha aggiunto la Meloni - ma evidentemente quella parte dei verbali non era piaciuta a chi doveva costruire accuse fondate sul nulla per attaccare l’unica forza di opposizione della Nazione. Che sorta di giornalismo è questo? Nessuno si vergogna per questo squallore?”. 

 

 

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