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Piazzapulita, fango di Corrado Formigli contro il vaccino russo: zittito Paolo Becchi, ecco la "democrazia" a La7

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Il sovranismo non era stato dato per morto? A chiederlo è ironicamente il professor Paolo Becchi, ospite della puntata di Piazzapulita, condotto da Corrado Formigli e trasmessa ieri giovedì 4 marzo su La7. "In realtà il sovranismo è oggi più vivo che mai: sui vaccini ogni Stato pensa ai suoi interessi, parliamo di un sovranismo sanitario, pur sempre di sovranismo si tratta" sottolinea il professore. Ma la bufera in studio scoppia quando Becchi sostiene di mettersi in contatto con la Russia per ricevere il vaccino Sputnik, o di rivolgersi nel caso anche ai cinesi. Il conduttore fa di tutto per non fare parlare Becchi e manda in onda un servizio che mira palesemente a screditare il vaccino russo.

 

 

Becchi cerca di replicare avanzando dubbi sui vaccini mRNA, ma viene subito interrotto dalla giornalista Roberta Villa che non lo lascia finire di parlare. Infine, interviene Formigli che toglie la parola al professore: "non siamo qui per parlare di questo" riprende Becchi. E invece i dubbi ci sono, come risulta da una ricerca scientifica basata su dati elaborati da scienziati di Harvard e dell'MIT (Clicca qui), ma Becchi non ha avuto modo di concludere il discorso.

 

 

 

Se si parla dello Sputnik, insomma, scatta la censura. Eppure il farmaco in Russia funziona bene e già altri Paesi europei hanno deciso di adottarlo: si pensi a San Marino. Possibile che Becchi venga trattato in questo modo? Dulcis in fundo: siparietto sui disabili senza accesso al vaccino tra un giornalista con il figlio disabile e il vice ministro della Salute. "Abbiamo mandato delle lettere a Roberto Speranza, ma lui non ha mai risposto" dice il giornalista. "Ci sarebbe anche il Ministero per la disabilità" interviene Becchi. "Ah certo!" si sente esclamare dallo studio fra tanti risolini. Guarda caso il ministro è della Lega.

 

 

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