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DiMartedì, Giovanni Floris gela Beatrice Lorenzin: "Che fa, si indigna con Putin? Capirai..."

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"Che fa, si indigna con Putin?". Anche Giovanni Floris non può non ironizza sulla sparata di Beatrice Lorenzin, ex ministra della Salute, che ospite in studio a DiMartedì si scalda denunciando l'aggressiva politica della Russia sui vaccini. "Perché non fanno l'application form? Perché non vendono il loro vaccino Sputnik all'Europa invece di andare dai singoli Paesi e fare una lottizzazione geopolitica? Stanno usando questa storia per la guerra fredda sulla pelle dei cittadini europei. Questa è una cosa che indigna", tuona la Lorenzin, sbracciandosi in studio "Una cosa che indigna ma c'è", la corregge Floris, campione di realpolitik. "E poi si indigna con Putin? Capirai...". 

 

 

 

A riportare tutti con i piedi sulla terra, in un clima di panico e isteria, è Carlo Cottarelli. L'ex commissario alla spending review, oggi collaboratore a titolo gratuito del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, fa un ragionamento all'insegna del pragmatismo sul tema dei vaccini, a fronte dei "buchi neri" nella distribuzione di Pfizer o AstraZeneca:

 

 

"Bisogna comprare i brevetti costi quel che costi, a un prezzo giusto. Ma non possiamo mica espropriare le case farmaceutiche, altrimenti alla prossima pandemia non fanno più ricerca". Con tanti saluti alla indignata Lorenzin, anima candida del Pd e della maggioranza.

 

 

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