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Silvio Berlusconi, il coronavirus picchia duro: la scelta senza precedenti su 123 milioni di euro

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La situazione economica non promette bene. Lo sa anche Silvio Berlusconi che ha passato un anno, quello del Covid, all'insegna della parsimonia. Per la prima volta dopo anni il leader di Forza Italia non si è fatto distribuire fondi né dagli utili né dalle riserve delle quattro holding italiane con cui ha il controllo del gruppo Fininvest. Una scelta in parte doverosa, spiega Il Tempo che snocciola una a una tutte le cifre. Nel 2020 gli utili delle quattro holding sono scesi a 123 milioni di euro rispetto ai 174 dell'anno precedente. Ma quello che più sorprende è che il Cavaliere ha chiesto in assemblea di accantonare a riserva straordinaria l'intera somma.

 

 

Un fatto più unico che raro visto e considerato che ai tempi d'oro l'ex premier aveva prelevato per le sue spese annuali anche più di 100 milioni. A volte distribuiti come quota degli utili delle holding, a volta attingendo alla riserva. A forza di prelevare però i risparmi si sono assottigliati: la holding seconda vanta in cassa 316.344 euro, la terza e la ottava poco più di un milione di euro nella terza e nella ottava. Mentre la prima, parecchio più cospicua, detiene 275 milioni di euro che in caso di esigenza potrebbe farsi versare.

 

 

A far tirare un sospiro di sollievo al portafoglio di Berlusconi dunque la decisione di lasciare in cassa i 123 milioni del 2020. La moderazione ha colpito anche i figli. Marina ha lasciato in cassa i 13,6 milioni di utili della sua holding italiana quarta che ha un patrimonio distribuibile di 55,5 milioni e in banca liquidità per 38,9 milioni. Piersilvio, invece, ha lasciato poco meno (13,2 milioni di utile). Lui però potendo contare su 149,5 milioni di euro di patrimonio netto distribuibile e addirittura su 125,3 milioni di euro di liquidità in banca.

 

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