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Daniela Santanchè a Omnibus: "Giorgia Meloni? Via le primule di Arcuri, la prima richiesta a Draghi"

 Daniela Santanchè

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Daniela Santanché, in collegamento a Omnibus, su La7, rivela un dettaglio dell'incontro di Giorgia Meloni con il premier Mario Draghi: "La prima cosa che ha detto la Meloni a Draghi è stata basta primule", spiega la Santanché, "basta gazebo che costano 400mila euro l'uno, ideona del grande commissario Domenico Arcuri. Ignorando che abbiamo già spazi e tendoni della protezione civile, cinema, e teatri e quant'altro". Fortunatamente, aggiunge, "con Draghi le primule non vedranno mai la luce", forse il presidente del Consiglio ha ascoltato il buon consiglio della leader di Fratelli d'Italia.

 

 

E veniamo quindi ai vaccini. Continua la Santanchè: "Oltre al nefasto acquisto da parte dell'Unione europea manca anche un piano europeo di vaccinazioni", attacca. "Se vanno avanti così Gran Bretagna e Stati Uniti quest'anno si muoveranno diversamente e noi rischiamo di perdere la stagione turistica. Qui c'è un solo imperativo", sbotta la Santanchè, "servono i vaccini. Ma i vaccini non ci sono".  E in questo senso bisogna darsi una mossa.

 

 

"Adesso poi vediamo che basta una sola dose di vaccino, allora corriamo a fare queste dosi che sono nei frigoriferi", prosegne la Santanchè che si riferisce a un milione di dosi conservati nei frigo. "Forse nel Cts", sostiene, "dovrebbero esserci più virologi", invece, "qui mi sembra che le idee siano molto confuse". Quindi chiude l'intervento con una domanda inquietante: "Ma qui pensate veramente di andare a vanti a forza di cassa integrazione? Con la fine del blocco dei licenziamenti, avremo 150mila licenziati al mese. Perdiamo ancora tempo o forse ogni Stato sarebbe bene che se li procurasse questi vaccini?". Staremo a vedere che cosa farà Draghi, se dopo aver ascoltato il consiglio della Meloni, darà una risposta alla domanda della Santanchè sui vaccini.

 

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