Luca Palamara, i dubbi di Francesco Storace: "Perché parlava con Marco Minniti sulla nomina di Cafiero De Raho?"
Luca Palamara arriva fino in commissione Antimafia. Attorno all'ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati ruota un altro mistero per cui il grillino Nicola Morra vuole andare fino in fondo. A svelarlo é il Tempo che definisce una vera e propria "rissa" quanto starebbe accadendo tra ex e tutt'ora alleati. Morra infatti vuole Palamara in commissione per sentirlo su alcune intercettazioni riguardanti quelli che Francesco Storace definisce "inquietanti dialoghi con l'ex ministro dell'Interno Marco Minniti, esponente del Pd, che al telefono appariva come il grande protettore di Federico Cafiero de Raho, asceso poi a capo della procura antimafia". E ancora, rincara la dose "conversazioni imbarazzanti ma altro deve essere - sostiene più di un membro della commissione - il boccone ghiotto cui punta Morra".
Cerca di starsene ben alla larga invece il Partito democratico, che teme le Intercettazioni da discutere visto e considerato che coinvolgono un suo esponente di spicco. Il quotidiano romano parla di fatti "discutibili scoperti solo dopo l'emersione del caso Palamara", che ha portato il magistrato fuori dal Csm. Ma quando tutto ciò non sembrava minimamente possibile, nel lontano 2017, Palamara vantava numerosi colloqui. Soprattutto in occasione delle nomine importanti della magistratura. Come quella di Cafiero De Raho, procuratore a Reggio, che aspirava alla procura di Napoli. Di lui Palamara parla con Minniti. "Situazione su Cafiero ancora in evoluzione ma faticosissima spero trovare ultima mediazione a dopo".
"Perfetto. Grazie" risponde a sua volta Minniti. Ma niente Cafiero de Raho non riesce a diventare procuratore di Napoli. Palamara scrive a Minniti i voti: "9 voti Cafiero, 14 Melillo, 2 astensioni, Votato ora". "Perfetto" risponde Minniti, "Cerchiamo adesso di salvare il soldato de Raho. Il risultato in qualche modo lo consente". E ancora Palamara conferma: "Si il mio intervento in plenum è stato in questo senso". "Perfetto. Lavoriamoci" rimane d'accordo Minniti. Le conversazioni tornano assidue il 5 ottobre quando la commissione incarichi direttivi del Csm propone Cafiero de Raho procuratore nazionale antimafia. Palamara torna a fornire i voti a Minniti. Questa volta l'obiettivo è raggiunto. "Eccellente. Grazie", risponde Minniti. C'è qualcosa però che Storace non si spiega, perché il dem chiamava De Raho "soldato"? In che rapporti erano? Domande a cui Morra vuole dare risposte, ma il Pd storce il naso.