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Antonio Rinaldi massacra Romano Prodi: "Svolta europeista?", Mortadella spara e il leghista picchia durissimo

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Se la canta e se la suona da solo”. Così Antonio Rinaldi ha ironicamente commentato in un tweet il recente intervento di Romano Prodi a DiMartedì, dove con Giovanni Floris ha affrontato il tema della “svolta europeista” della Lega di Matteo Salvini. “La giudico una cosa molto positiva, due anni fa dicevamo che l’Italia era a rischio perché il populismo era ampiamente diffuso”, è stata l’analisi dell’ex premier, che poi ha aggiunto: “A questo punto si accetta l’euro, si accetta l’Europa… quando sento fare apprezzamenti dell’euro da coloro che mi insultavano per aver contribuito a costruirlo io sono contento”. 

 

 

Prodi ha accompagnato queste dichiarazioni con un sorriso che è tutto un programma, tanto che anche Floris è scoppiato a ridere: “È comprensibile, professore”, ha chiosato il conduttore di DiMartedì. Inoltre l’ex premier ha fatto un discorso simile per il Movimento 5 Stelle, definendo naturale la scissione che è avvenuta dopo il voto di fiducia nei confronti di Mario Draghi. Quest’ultimo “è stato il detonatore”, ma tutto è partito da un Movimento “che si è messo insieme per un’ansia di cambiamento totale, ma senza averlo ben definito prima”. 

 

 

Quindi quando i 5 Stelle sono poi arrivati al governo “come facevano a stare uniti, quando sono nati in modo del tutto diverso dalla necessità di governare?”. Addirittura secondo Prodi la scissione è stata “modesta rispetto a quello che mi aspettavo, nel senso che il nucleo del Movimento ha deciso di stare al governo. Grillo lo ha guidato in questa direzione, quelli che sono usciti sono un’altra cosa. A questo punto i 5 Stelle sono diventati un partito, hanno la responsabilità di dover prendere decisioni concrete”. 

 

 

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