Guido Crosetto su Domenico Arcuri: "La politica è mer*** di mestiere. E se non sei abituato..."
"Neppure Marchionne sarebbe stato capace di assolvere a tutti i compiti che gli hanno dato": a parlare in questi termini è Guido Crosetto, riferendosi al super commissario all'Emergenza Domenico Arcuri. Come spiega Augusto Minzolini sul Giornale, infatti, Arcuri è sommerso dai numerosi ruoli che gli hanno affidato negli ultimi anni: "Dalla pandemia all’Ilva, all’Alitalia, oltre all’incarico che ricopre da tempo di amministratore delegato di Invitalia". Questo, secondo il giornalista, fa luce sul modo di agire del governo precedente, che tendeva a concentrare il Potere.
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"Arcuri è un portato di Conte. Penso che alla fine Draghi lo convincerà a mollare", ha detto il consigliere di Giorgia Meloni e coordinatore nazionale di Fratelli d'Italia. E sul motivo per il quale il premier non si sia ancora mosso per sostituire il commissario, Crosetto ha aggiunto: "La realtà è che la politica è un mestiere di me**a. Richiede uno stress quotidiano superiore a quello che affronti in Bce o in Bankitalia. E se non sei abituato…". Chiaro riferimento alla carriera precedente dell'attuale presidente del Consiglio.
Intanto, come ricorda Minzolini, aumentano sempre più le ombre sulla figura di Arcuri: "Dalle mascherine alla campagna per le vaccinazioni con le famose 'primule', i tendoni che costavano 410 mila euro l'uno". A complicare la situazione sarebbe stato anche il comportamento del commissario in alcuni casi. Basti pensare alla storia dei rapporti con "l'intermediario" Mario Benotti, "uno dei tre faccendieri che hanno ricevuto 72 milioni di euro di commissione per l’acquisto delle mascherine in Cina", come scrive Minzolini.