Maria Giovanna Maglie: "Mario Draghi va multato". La frase "insopportabile" che la scatena: gli estremi rimedi
“Quanto ha ragione Vittorio Sgarbi. Ci vorrebbe una multa salata per chi usa questa insopportabile parola: resilienza”. Così Maria Giovanna Maglie in un tweet ha espresso il suo pieno supporto al deputato che ha duramente criticato il termine utilizzato più volte da Mario Draghi nel corso del suo discorso in Senato. “Caro Draghi, l’italiano è splendido nella sua sovrana solitudine”, ha aggiunto la giornalista che è rimasta delusa dalle prime dichiarazioni ufficiali del nuovo presidente del Consiglio.
“Il suo discorso è stato di grande vaghezza come da consumato professionista - aveva commentato a caldo la Maglie - Dov’è l’emergenza? Pippone sull’Europa prevedibile, denota l’appartenenza a una religione molto rigida. Io sono e resto laica”. Tornando alla resilienza, Sgarbi era stato particolarmente duro con Draghi: “Ha detto cose condivisibili, generiche, soprattutto rispetto a quanto pensato della sua sofisticata dottrina”.
“Poi però ha detto dieci volte ‘resilienza’, che vuol dire un accomodamento alle mode insopportabile”, ha sottolineato Sgarbi, che poi ha aggiunto: “Mi sono cadute le braccia quando l’ho sentito dire per dieci volte la parola ‘resilienza’”. Inoltre al noto critico d’arte non è andata già neanche “la buffonata del ministero della transizione ecologica, che è solo fumo negli occhi, un ricatto ‘gretino’ di Grillo. Che Draghi debba cedere è imbarazzante, la fiducia non gliela do perché sentirgli dire dieci volte ‘resilienza’ non si può accettare”.