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Domenico Arcuri, disastro-mascherine: ora si muove la Finanza. Antonio Maria Rinaldi: "Cambia la musica?"

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Cambia la musica?”, si chiede Antonio Rinaldi rilanciando l’Ansa che dà conto dell’operazione della Guardia di Finanza, che ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per 70 milioni nell’ambito di un’indagine della procura di Roma sull’affidamento complessivo di 1,25 miliardi. Proprio quello fatto dal commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, a tre consorzi cinesi per l’acquisto di 800 milioni di mascherine, avvenuto attraverso l’intermediazione di alcune imprese italiane. 

 

 

L’europarlamentare della Lega è solo uno dei tanti spettatori interessati da una vicenda losca, che a questo punto rende praticamente impossibile la conferma di Arcuri, il cui mandato sta per scadere a breve: per il bene dell’Italia si spera che abbia finito di far danni. Anche perché nell’indagine della procura di Roma non è di certo un protagonista marginale. In particolare i magistrati contestano al giornalista Mario Benotti l’essersi fatto promettere e dare circa 12 milioni di euro di provvigioni sulla commessa di mascherine, “sfruttando le sue relazioni personali con Arcuri”

 

 

Oltre a Benotti, anche altri intermediari - Andrea Vincenzo Tommasi, Daniele Guidi e Jorge Solis San Andreas - sono indagati perché avrebbero percepito una “indebita remunerazione” sulla fornitura: ciò sarebbe avvenuto nei primi mesi del 2020, ovvero proprio nel periodo più drammatico dell’emergenza coronavirus. Tra i beni sequestrati dalla Guardia di Finanza ci sono la villa romana intestata alla società Guernica srl, un immobile milanese, una villetta in provincia di Latina, contanti, polizze assicurative e anche alcuni orologi Rolex, compreso un Daytona in oro bianco e diamanti. 

 

 

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