Coronavirus, Matteo Bassetti teme il peggio: "Terza ondata in Italia tra questa settimana e la fine di marzo"
Sale l'indice Rt a livello nazionale e aumentano le preoccupazioni. A lanciare l'allarme è Matteo Bassetti. "Se dovesse esserci una terza ondata in Italia è molto probabile che avvenga tra questa settimana e la fine di marzo". Il direttore del reparto di Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova non nasconde i propri timori e a Tgcom24 afferma: "È lo stesso periodo - nota il medico - in cui abbiamo avuto la prima grande ondata con il picco nel mese di marzo". Da qui l'unico monito possibile: tanta cautela e attenzione, perché "gli ospedali devono rinforzare gli argini".
Nessuno infatti si aspettava che ricoveri e contagi diminuissero così lentamente. Nemmeno Bassetti che ammette: "Anzi stiamo vedendo in alcune Regioni la ripresa dei contagi". La situazione epidemiologica italiana dunque rimane stabile, il tasso di positività è in lenta discesa. Ma ogni buona notizia ne ha una cattiva: "Preoccupa la circolazione calcolata della variante inglese che si ferma intorno al 20 per cento". E ancora: "Questo impone una ulteriore accelerazione alle vaccinazioni per ridurre la circolazione virale". Quasi un caso positivo su cinque in Italia (il 17,8 per cento delle infezioni Covid-19) è infatti dovuto alla variante inglese.
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Non va meglio agli altri paesi europei. La stessa Angela Merkel si è detta preoccupata per gli "effetti devastanti" delle varianti del Covid. Salvo poi lasciarsi andare a un mea culpa: "Non abbiamo bloccato la vita pubblica abbastanza presto o in modo sufficientemente sistematico, mentre c’erano i segnali di una seconda ondata e gli avvertimenti di vari scienziati - ha proseguito la cancelliera tedesca -. Dobbiamo essere estremamente attenti a non tornare in quella spirale di crescita esponenziale, le mutazioni del coronavirus già presenti in Germania potrebbero distruggere i successi raggiunti dopo i lockdown". Non a caso la Germania ha optato per fermare l'intero paese fino al 7 di marzo.