Otto e Mezzo, Michela Murgia attacca Matteo Salvini ed evoca il nazismo: "Sì, sono partiti i treni per Auschwitz..."
Michela Murgia, ospite di Otto e Mezzo condotto da Lilli Gruber e in onda su La7, nella puntata di martedì 9 febbraio attacca pesantemente Matteo Salvini e la sua politica sull'immigrazione quando era ministro dell'Interno: "Ha sulla coscienza migliaia di morti nel Mediterraneo, questa cosa non la dimentico". Una polemica proprio alla vigilia della formazione del nuovo governo di Mario Draghi dove Matteo Salvini con la sua Lega entrerà a far parte della maggioranza e lo stesso leader del Carroccio potrebbe anche fare il ministro. Uno scenario che non piace assolutamente alla scrittrice che, ricorda, le politiche migratorie scelte da Salvini quando era al Viminale.
"Questa retorica del Nord produttivo e lavoratore che sostiene Salvini e non dobbiamo giudicarlo. Da ministro dell'Interno ha trasformato il Mediterraneo nel più grande il cimitero del mondo". Alla replica della conduttrice Lilli Gruber che alla Murgia dice che Salvini dice esattamente il contrario, la scrittrice risponde, "so che dice questo, ma andrà a risponderne in tribunale", svela senza pietà, riferendosi a processi della Open Arms e della Gregoretti, due navi Ong, in cui Salvini è accusato di sequestro di persona.
"Le accuse per lui sono pesantissime come la violazione dei diritti umani. Ha fatto morire della gente e non vorrei che si dicesse: 'Sì, sono partiti i treni per Auschwitz, ma i treni normali arrivavano in orario". Accuse, come si vede, molto pesanti. Addirittura, un parallelismo col nazismo. Probabilmente sarà immediata la replica dello stesso Salvini e della Lega.
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