DiMartedì, Bruno Vespa sul governo guidato da Mario Draghi: "Sarà lui a decidere tutto insieme a Mattarella"
"Uno spettacolo teatrale che si divide in due parti". Per Bruno Vespa il governo guidato da Mario Draghi è gestito dal premier incaricato e da Sergio Mattarella. Al di sotto tutti gli altri partiti che non hanno accesso alla parte superiore. È questa la metafora usata dal conduttore di Porta a Porta ospite a DiMartedì su La7. Tra i temi fondamentali nel salotto di Giovanni Floris, l'esecutivo appoggiato da tutte le forze politiche. Forze che tra loro non hanno nulla a che fare. Basta pensare a Lega e Pd. Secondo il giornalista sarà l'ex presidente della Banca centrale europea a decidere i ministri e dire ai partiti: "Questi sono, vi vanno bene?".
Vespa non ha mai nascosto la necessità per il Paese di un esecutivo guidato dall'economista. "Dopo il coronavirus - diceva a marzo, in tempi poco sospetti - resteranno le macerie. Quello di Mario Draghi è un programma di governo". Su un altro aspetto il giornalista ci aveva visto lungo: sulla divisione del centrodestra.
“Salvini e Berlusconi vedrebbero con piacere un governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi. La Meloni non è d’accordo e vuole andare ad elezioni nella speranza di arrivare a un forte governo di centrodestra”. Ma è praticamente impossibile che l’Italia possa permettersi il ritorno alle urne in tempi brevi. Ora più che mai.
"Ci ha lasciati una grande amica". Lutto a DiMartedi, il ricordo commosso di Giovanni Floris