Toni Capuozzo contro l'Oms: "Coronavirus non nato in laboratorio? Ecco la loro credibilità...", cosa scova il giornalista
Oggi, martedì 9 febbraio, l'Organizzazione mondiale per la sanità ci ha fatto sapere che il coronavirus non viene da un laboratorio. L'Oms, in missione in Cina, insomma prova a rassicurare il mondo sulle origini della pandemia (e fa quadrato attorno a Pechino). Il tutto nel contesto di una spedizione molto discussa, non del tutto indipendente, così come l'Oms non è del tutto indipendente dalla Cina, che è tra i principali finanziatori dell'organizzazione. Insomma, nessun dubbio, da parte dell'Oms, sull'origine naturale della pandemia che sta funestando il pianeta (la stessa pandemia da cui la Cina è uscita prima di tutti, con un clamoroso e a tratti inspiegabile vantaggio sui vaccini).
E contro l'Oms, ecco aprire il fuoco un insospettabile come Toni Capuozzo. Il giornalista lo fa su Twitter, mostrando tutto il suo scetticismo per la presa di posizione dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Lo fa nello spazio concesso da un cinguettio, nel quale scrive: "L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o, in inglese, WHO) rassicura da Wuhan: il virus non viene da un laboratorio - premette Capuozzo -. Sulla obbiettività, indipendenza e credibilità dell'organizzazione guardate questo tweet del gennaio 2020: tranquilli, a Wuhan tutto ok", sottolinea sarcastico.
E in calce, appunto, Capuozzo allega un tweet dello stesso Oms, risalente al 14 gennaio del 2020, agli albori della pandemia, quando ancora nessuno immaginava che sarebbe arrivato non solo in Italia, ma in tutto il resto del mondo. E in quel cinguettio, l'Oms rassicurava: "Le indagini preliminari condotte dalle autorità cinesi non hanno trovato alcuna prova circa la trasmissione uomo-a-uomo del coronavirus che è stato individuato a Wuahn, Cina". Il resto è storia. Come sia andata è drammaticamente sotto agli occhi di tutti. Dunque, ci facciamo interpreti del pensiero di Capuozzo, come si può credere all'Oms?
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