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Vittorio Sgarbi, "non possiamo dirvi cos'ha fatto con Mario Draghi": retroscena segreto sulle consultazioni

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“Abbiamo confermato al presidente incaricato Sgarbi… scusate, Draghi”. Maurizio Lupi si è reso protagonista di una curiosa gaffe al termine dell’incontro con l’ex presidente della Bce, incaricato da Mario Draghi di formare un nuovo governo di “alto profilo” per tirar fuori il Paese dalla crisi sanitaria, economica e sociale e soprattutto per gestire i miliardi del Recovery Plan. Sgarbi è scoppiato a ridere e ha fatto come se volesse andar via, Lupi si è giustificato così: “Ha fatto delle cose che era meglio… diciamo che ha prevaricato, meglio se non vi raccontiamo i retroscena di Sgarbi”.

 

 

Successivamente il noto critico d’arte ha preso la parola per svelare di aver avanzato una richiesta particolare a Draghi: “Gli ho detto che avendo un impegno venerdì per vedere gli affreschi importanti preferirei che si desse la fiducia da lunedì in avanti”. Difficile però che l’ex presidente della Bce organizzi il suo calendario in base agli impegni di Sgarbi, che comunque non perde occasione per dare spettacolo e far parlare di sé. 

 

 

Come durante il primo giro di consultazioni a causa della storia del telefonino: “Non è che mi stai riprendendo?”, aveva ironizzato Draghi vedendo lo smartphone di Sgarbi illuminato. Il critico d’arte ha spiegato il siparietto a Non è l’Arena: “Avevo il telefono dove tengo gli appunti, si è accesa la luce perché stava morendo. Gli ho detto: ‘sono talmente narciso che lo farei con me e non con te’”. 

 

 

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