Non è l'arena, "vale anche per Lilli Gruber però". Gomez critica Giletti "sindaco", la clamorosa risposta
"Hai commesso un grave errore". Peter Gomez, in collegamento con Non è l'Aren a La7, entra a gamba tesa su Massimo Giletti e lo critica per la sua (presunta) possibile candidatura a sindaco di Roma per il centrodestra. "Mi rivolgo pubblicamente perché te l'avrei voluto dire tante volte - cambia il discorso il direttore del Fattoquotidiano.it -. Si è parlato di te come sindaco di Roma e te lo dico col cuore: quando hai detto che eri disponibile hai commesso un grave errore. Noi siamo giornalisti, molti telespettatori magari sbagliando potrebbero interpretare quello che fai nella tua trasmissione con gli occhi 'ma allora è perché lui si vuole schierare da quella parte, perché sta con loro'".
"Allora vale anche per la Gruber!", lo interrompe Vittorio Sgarbi, e Gomez concorda: "Certo, vale per la Gruber, per ogni giornalista e per ogni magistrato". Ma Giletti si difende in prima persona: "Scusate, se mi trovi un pezzo in cui io dirò sono disponibile a fare il sindaco hai pienamente ragione, gliel'ho detto anche a Carlo Calenda che mi aveva attaccato. Io non escluderò mai il domani, perché a differenza di tanti politici che dicono se perdo vado in Africa, se perdo il referendum vado a casa".
"Non voglio dire non lo farò - conclude il ragionamento -, perché credo sempre che chi fa parte di un mondo abbia il dovere di mettersi a disposizione. Ma non ci ho mai seriamente pensato, e se l'avessi fatto avrei detto 'Mi candido e me ne vado'. Però non è che se uno si candida a destra gli è concesso lo zero e invece Sassoli, Badaloni, Lilli Gruber...".
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