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Massimo Cacciari, "pastrocchio inenarrabile". Pd, M5s e Lega insieme per Draghi, chi ci rimetterà di più
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Massimo Cacciari crede nel governo capitanato da Mario Draghi. Il filosofo è convinto che l'ex presidente della Banca centrale europea sia la "scelta giusta in base al disastro totale a cui siamo arrivati". Anche se questa scelta dovesse vedere assieme partiti opposti. Due a caso? Lega e Partito democratico. "Tanto ormai - è l'amara conclusione che rilascia ad Affaritaliani.it - è un pastrocchio inenarrabile. Poi il Pd, ai tempi del patto del Nazareno, ha già convissuto con Silvio Berlusconi, quindi con il Centrodestra, anche se ormai oggi l'ex Cavaliere vale ben poco". Una cosa per l'ex sindaco di Venezia è certa: i politici dovranno piegarsi a Draghi e a Sergio Mattarella. "Questo sarà il loro esecutivo".
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E poco importa se a crearlo sia stato Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva ha causato la crisi di governo, ma "non prenderà un voto in più". Da qui il dubbio di Cacciari: "Non so che cosa gli arrivi in tasca". Non andrà meglio al Movimento 5 Stelle. I grillini secondo il filosofo hanno una sola via d'uscita: Giuseppe Conte. "Da questa crisi - spiega - escono a pezzi, possono essere salvati soltanto da Conte. Non sarà semplice per i grillini riciclarsi con Draghi premier, ma si possono giocare la carta Conte".
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Può andare meglio alla Lega. Cacciari su questo ne è certo: "Il Carroccio è l'unico partito italiano che ha un vero radicamento sociale, il Pd ce l'ha solo in Emilia Romagna e in Toscana. Il radicamento della Lega invece ormai è forte in tutta Italia, e al Nord è decisivo per le sorti economiche del Paese. Un radicamento e un consenso veri, reali, non di opinione". E sull'ipotetica rottura con Giorgia Meloni (vista la differenza di vedute su Draghi): "Forse Salvini potrà perdere qualcosa, poco, a favore della Meloni in chiave elettorale, ma poi l'alleanza con Fratelli d'Italia resta nelle cose e non è certo in discussione per il futuro".
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