Vittorio Sgarbi a L'aria che tira asfalta e archivia Roberto Speranza: "Beccamorto. Chi voglio al suo posto"
Un "governo di beccamorti". Vittorio Sgarbi, ospite di Myrta Merlino in collegamento con L'aria che tira su La7 non risparmia commenti velenosi a Giuseppe Conte e a quelle che su Twitter sono già state definite #cinedimissioni. "Secondo me si può andare alla terza fase, Conte non mi sembra più indispensabile, e i 5 Stelle possono ora esprimere una personalità al loro interno" da piazzare a Palazzo Chigi.
Il giudizio del critico, sindaco e parlamentare è spietato: "Siamo ormai all'accanimento terapeutico - ha scritto Sgarbi su Twitter -. Questo è un governo di moribondi. Caro Mattarella, quando staccherai la spina sarà sempre troppo tardi". Parole rivedute e corrette, ma non smentite, dalla Merlino, dove ha auspicato una soluzione "tecnica" per fare tabula rasa di questo esecutivo.
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"Se io avessi ministro Palù lo ascolterei (il riferimento è a Giorgio Palù, microbiologo e presidente dell'Aifa, ndr), Roberto Speranza non lo ascolto perché è stato messo lì come ministro solo perché è di LeU. Poi Matteo Bassetti, altro virologo amico, ha detto che da quando il governo è in crisi l'epidemia sta declinando, quindi meno intervengono meglio è. Se stanno fermi l'epidemia cala". Tra le "perle" del governo nella lotta al Covid, ha ricordato ancora Sgarbi, "quella di vietare di andare in bicicletta all'epoca del primo lockdown, la scorsa primavera, e quella di vietare di sciare in inverno. Le misure di questo governo sono state tutte illiberali e non utili alla salute".
"Non era lo sci ma gli assembramenti il problema", ha ribattuto la Merlino. Ma Sgarbi non molla: "È pericoloso solo se nessuno riesce a regolamentare l'accesso agli impianti. Lo sport all'aria aperta non ha mai fatto male a nessuno, solo questo governo di beccamorti hanno voluto di cercare di far diventare mortifera anche la vita delle persone sane". E Myrta è "costretta" ad annuire (con non troppa convinzione, per la verità).