L'aria che tira, "Fategli i complimenti". Pier Luigi Bersani fugge e non risponde, grosso imbarazzo dalla Merlino
"Fai complimenti a Bersani". A Myrta Merlino non resta che ironizzare su Pier Luigi Bersani, braccato dall'inviatata dall'Aria che tira su La7. "Ludovica che dice Bersani?", chiede la conduttrice con una certa apprensione. La sua inviata, col fiatone, cerca di stare al passo dell'esponente di LeU che senza dire una parola fila velocissimo per le strade di Roma. A qualche centinaio di metri di distanza, Giuseppe Conte sta per salire al Quirinale per dimettersi dopo aver annunciato l'addio in Consiglio dei ministri. Si apre una crisi al buio in cui nulla è scontato: né la maggioranza che darà vita al nuovo governo né, soprattutto, il nome del prossimo premier.
"Quando le cose sono nelle mani del Presidente Mattarella dobbiamo aspettare", è l'unica frase consegnata da Bersani, prima del collegamento in diretta. "Digli che si vede che si allena in montagna perché corre come un matto - scherza la Merlino, un po' delusa-. Non ha aperto bocca, lui è molto rispettoso delle procedure, è rimasto muto. Muto Bersani!".
La verità è che forse nella maggioranza si inizia ad avvertire un'aria pesante. Qualcosa si è spezzato, anche col Colle, dopo una settimana abbondante di tira-e-molla politico decisamente screditante. E ora nessuno è sicuro che il presidente della Repubblica intenda ridare fiducia a questo premier e a questa maggioranza, dopo lo strappo di Italia Viva. Uno scenario di "governo di salvezza nazionale" cambierebbe decisamente le carte in tavola anche per chi, come Bersani e LeU, oggi conta qualcosa. Da qui il nervosismo dell'ex leader del Pd.
In collegamento con la Merlino, anche il direttore dell'Espresso Marco Damilano ha una senzazione negativa sulla scelta di Conte: "Una settimana fa il Partito democratico diede il via libera al premier per andare alle Camere a trovare una fiducia politica. Alla Camera è stata ampia, al Senato non la si è trovata. E oggi Conte si dimette perché domani sarebbe caduto sulla giustizia". Difficile che il Capo dello Stato non tenga in considerazione questo fatto.