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Otto e mezzo, "nessuno nella storia". Mario Monti prima vota Conte poi lo affonda dalla Gruber

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"L'alta popolarità di Giuseppe Conte? Ha un senso ordinato e pacato in un Paese in cui prevalgono i giullari". Mario Monti interrompe la discussione a Otto e mezzo, su La7, e incalzato da Lilli Gruber dice la sua sul perché il premier vada comunque forte nei sondaggi: "Mai nella storia nessuno si è trovato a gestire un fondo europeo di tali dimensioni". Insomma, dipende tutto dai soldi. "È la condizione ideale, esattamente l'opposto di quello che ho dovuto passare io". "Ma non sarà anche un po' merito di Conte l'aver convinto i leader europei un po' più riottosi?", domanda la Gruber.

 

 

"L'Italia ha contribuito alla svolta nelle politiche europee, ma il merito è soprattutto di Merkel e Von der Leyen", lo ridimensiona il professore. E quanto al futuro prossimo e un possibile "partito di Conte", Monti che politicamente fu stroncato dallo stesso progetto individuale, taglia corto: "Non si conosce quale sia la sua visione, è di grande maestria nell'uso degli strumenti. Ma non si conoscono le sue visioni. Penso però che dentro di lui abbia un'idea di quale sia l'interesse generale dell'Italia, e gli direi segui quella".

 

 

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