Francesca Cipriani, "sequestrata e violentata": la terrificante rivelazione della showgirl
Nonostante l'apparenza giocosa, Francesca Cipriani ha vissuto un passato di dolore e abusi. Il 21 gennaio ricomincia la Pupa e il Secchione, la trasmissione di Italia 1 più odiata dalle femministe. Lei non mancherà. «Come lo scorso anno, sarò una specie di madrina», dice, «sono contenta per la conferma, sarà un grande successo perché la gente ha veramente voglia di svagarsi, la Pupa è l'ideale per distaccarsi qualche ora dalle notizie drammatiche».
Conduce il comico Andra Pucci, che la prenderà in giro. Non si offende mai?
«No. Sto al gioco, viva l'ironia e l'autoironia. Se mancano quelle, vorrebbe dire che ho sbagliato lavoro, mi piace fare sorridere».
Ultimamente, però, le battute sulle donne sono argomento spinoso: vedi Luciana Littizzetto su Wanda Nara nuda sul cavallo e la sua «yolanda prensile»...
«A parte che non ho capito la battuta, ma quando ci si mette a nudo in pubblico inevitabilmente si prendono le critiche positive, negative, e anche qualche battuta. Se no stai in disparte. Io odio gli haters da tastiera, quelli che augurano la morte, che scrivono cose oltre l'etica e la morale. Metterei un veto, vanno fermati i bulli».
Lei ne è vittima?
«Sì. Perché mi devono augurare la morte o il cancro al seno? "Se ti incontro ti metto sotto con la macchina", scrivono. E poi: "Il seno prosperoso sarà la tua morte". Finché mi dicono "oca" va bene, non si può piacere a tutti...».
Ha denunciato?
«Tanti anni fa: vinsi, ebbi un risarcimento. Denunciare ogni volta diventa un lavoro, allora li blocco. Eppure, nel 2021, nessuno agisce». Atroce. «Nadia Toffa, in fin di vita, aveva gente che le scriveva "fai schifo", "è una trovata pubblicitaria". Spero che qualcuno legga queste mie parole ai piani alti della politica. Al governo».
Crede ai politici?
«Credo nelle leggi, ci devo credere. Senno siamo finiti. Ci sono ragazzini di 13 anni che si buttano dai balconi».
A proposito di cose brutte, si è mai trovata situazioni tipo feste a base di droga? «No. Io non ho mai bevuto nulla tranne l'acqua e il latte. Sono astemia, non fumo. Figuriamoci altre cose. Il mio peccato è la gola».
Cosa pensa del caso Genovese?
«Quando hai troppi soldi diventi un mostro. Personalmente ho subito una violenza pesante, ma non a una festa: sul posto di lavoro».
Quando?
«Era il mio primo lavoro, la commessa, ero in una boutique in Abruzzo, a Sulmona. Il proprietario dopo un po' di tempo mi ha sequestrata, chiusa, e mi stava violentando. So cosa significa. Sono svenuta. Lui allora si è preoccupato, mi ha sentito il polso e si è fermato. Avevo 18 anni. È stato denunciato».
L'episodio ha segnato la sua vita?
«Ho 36 anni, ma sembra ieri. Le cicatrici non si rimarginano. Mi hanno aiutato i miei genitori, mi sono data forza da sola. A meno che uno perde la memoria, non dimentica».
Ha subito anche bullismo?
«Sì, da piccola ero cicciottella, avevo una malformazione al seno, i coetanei mi prendevano di mira. Il mio primo intervento è stata una ricostruzione, avevo la sindrome di Poland. Avevo 12 anni».
È bella e giovane, perché ricorre tanto alla chirurgia? Giusto pochi giorni fa si è ritoccata viso, collo e ha fatto una liposizione.
«Grazie. Mi ritocco perché voglio sentirmi bene. Ho tanta pelle in eccesso a causa del mio peso di anni fa. Sono favorevole alla chirurgia per migliorarmi. Il mio seno lo vedevo sempre brutto, adesso mi piaccio. Mi sento finalmente felice, ho una settima. Non lo tocco più, giuro. Non mi sento stupida per questo».
Adesso è single?
«Sì, ma ho un corteggiatore, un imprenditore non italiano molto conosciuto. Ma con la pandemia è tutto difficile».
È ancora fan di Matteo Salvini?
«Sì».
Cosa le piace di lui?
«Il suo pensiero è il mio. Dice le cose a favore del cittadino, vuole il bene della società, eppure gli danno del razzista e cattivo. Non siamo in sicurezza in Italia, ci sono persone irregolari, fanno entrare cani e porci. Mia mamma aveva avuto un infarto, uno di questi qui, ubriaco, l'ha buttata per terra. Milano è invivibile, sono stata derubata tre volte. Salvini non odia le persone di colore, ma vuole che entri brava gente».
Gli ha scritto varie volte, ma lui ha mai risposto?
«Sì. È educato e perbene, con lui scenderei in campo. La prima legge la farei contro gli haters, poi caccerei gli irregolari. Chi cerca lavoro, ben venga».