Massimo Galli a L'aria che tira contro i ragazzi che vogliono andare a scuola: "Servizi che mi disturbano, fanno le vittime"
L’onnipresente Massimo Galli è stato invitato da Myrta Merlino anche in una puntata de L’aria che tira su La7 incentrata prevalentemente sulla crisi di governo e in particolare sui cosiddetti “costruttori” ricercati da Giuseppe Conte per vincere la partita in Parlamento. L’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano ha confidato che più che dalle mosse di Matteo Renzi è preoccupato di un’altra cosa: “L’altra sera mi avevano disturbato quei servizi in cui erano protagonisti i giovani che si lamentavano per il fatto che non possono andare a scuola. Sacrosanto per certi versi, per altri però credo che in una situazione grave come quella attuale non è tanto corretto dare eccessivo spazio a posizioni che finiscono per essere un po’ vittimistiche”.
La Merlino non è apparsa particolarmente d’accordo e infatti ha replicato che “io sento molto questa cosa dei ragazzi, stiamo chiedendo loro un sacrificio enorme. A lei non sembra strano che non possiamo mandare i ragazzi a scuola mentre ristoranti e negozi sono aperti? Alla fine non siamo in lockdown”. “La contraddizione può essere proprio questa”, ha dichiarato Galli che poi aggiungo: “C’è confusione tra quello che si può e non si può fare in una situazione del genere. Il virus cammina sulle gambe delle persone, quindi le circostanze come quelle scolastiche che determinano la presenza di persone in giro, con concentrazioni in determinati momenti topici, diventano pericolose e aiutano il virus a circolare”.