Andrea Muccioli, le accuse ai Moratti: "Un complotto per cacciarmi da San Patrignano"
San Patrignano, se ne parla ovunque. Tutta "colpa" della serie proposta da Netflix, SanPa. Ma ora a dire la sua è Andrea Muccioli, erede del tanto discusso Vincenzo Muccioli, che si sbottona in un'intervista esclusiva a Oggi e in cui parla delle polemiche suscitate dalla serie (a cui ha preso parte con delle lunghe interviste). E non solo. Prima difende il padre: "Lui era come un gigante che apre la strada a colpi di machete in una foresta inesplorata, dove nessuno voleva entrare… Questo è stato mio padre: certo che facendolo ha commesso anche degli errori… ha dovuto delegare a persone che non erano assolutamente preparate a farlo. Questo è stato l’errore più grave, che ho cercato in parte di non rifare".
Se per San Patrignano il film su SanPa è terribile
Ma Andrea Muccioli, soprattutto, parla della sua estromissioni dalla comunità, avvenuta nel 2011 per volontà della famiglia Moratti, da sempre sponsor di San Patrignano: "È stato creato un buco finanziario e hanno dato la colpa a me, ecco il complotto… perché, se sono stato un ladro o un mostro, nessuno mi ha mai portato in tribunale - chiede tagliente -? Strano, vero? In compenso, a chiunque è stato proibito di avere rapporti con me o con la mia famiglia: perché mai? Sono stato male. Ma non perché abbia dovuto reinventarmi la vita, con i 78 mila euro che mi hanno dato come liquidazione per vent’anni di volontariato. Ma perché la mia identità è stata distrutta. Io, mia moglie e anche i miei figli per anni siamo stati depressi… Eravamo stati ridotti a dei paria. Da chi? Dai finanziatori, dalla famiglia Moratti", conclude Andrea Muccioli picchiando durissimo.