Raoul Bova, "toccato il fondo". I suoi 2 anni di dramma privato: i lutti e problemi di salute, "chi mi ha salvato"
"Ho toccato il fondo e la sfida è stata non naufragare": Raoul Bova racconta a cuore aperto gli ultimi due anni della sua vita. Anni difficili, che l'hanno messo a dura prova. "Ho perso i miei genitori in poco tempo: devi fare i conti con le tue fragilità. La mia debolezza si è rivelata la mia forza", ha spiegato l'attore in un'intervista al Corriere della Sera. Bova, che torna in prima serata su Canale 5 con la serie Made in Italy, in cui interpreta Giorgio Armani, ha rivelato: "La debolezza psicologica aveva coinciso con quella fisica: negli stessi giorni in cui moriva mia mamma mi ero fratturato due ossa della gamba". Poi però c'è stata la rinascita, che ha portato alla stesura di un libro, "Le regole dell'acqua". Per rinascere, quindi, Bova è tornato alla sua prima passione: "Sono ripartito da lì. E lì ho incontrato Manuel Bortuzzo. Ho messo a confronto il mio dolore con il suo: ci siamo dati energia", ha detto l'attore, riferendosi alla promessa del nuoto costretta sulla sedia a rotelle dopo una sparatoria. Ed è proprio grazie al giovane che Bova ha ripreso ad allenarsi.
L'attore ha raccontato di aver coinvolto altri tre ex nuotatori, Brembilla, Magnini e Rosolino, in un grande progetto: "In comune avevano il fatto di non volersi ributtare in acqua. Invece, da quella sfida siamo arrivati all’idea di un film in cui cinque uomini si incontrano e cercano di superare le proprie difficoltà. Ultima gara uscirà quest’anno". Sulle critiche di qualche tempo fa sul suo aspetto fisico, infine, Raoul Bova ha detto. "Ero aumentato di peso per un ruolo. Ora sono tornato come prima ma per me ha sempre contato il lavoro. Per me il tema non è mai stato: bellezza-non bellezza. Per me si tratta di: impegno-non impegno. La bellezza è quello che riesci a esprimere".
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