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Gianluigi Paragone sull'assalto al Campidoglio: "Fatto troppo tardi, le multinazionali hanno già svuotato tutto"

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“L’assalto al Congresso è stato fatto troppo tardi, perché quell’Aula ormai non conta più nulla”: la pensa così Gianluigi Paragone, secondo il quale quelli che hanno attaccato Capitol Hill a Washington non sono più barbari di chi li ha preceduti. “Dentro quelle istituzioni, a svuotare tutto, c'è già passato un Attila in camicia bianca: sono i banksters, sono le multinazionali, sono i Padroni delle moderne piattaforme. Sono loro che comandano le assemblee, che decidono cosa diventa lecito”, ha scritto Paragone sul Tempo. Secondo il giornalista, inoltre, i parlamenti – non solo negli Usa – non contano più niente da tempo. “Chi si arrampica per varcare il Campidoglio non è dissimile da chi voleva e doveva aprire le Istituzioni come una scatoletta di tonno”, ha continuato Paragone, riferendosi alle intenzioni dei grillini in passato.

 

 

 

Secondo Gianluigi Paragone, è inutile interrogarsi su chi e come è stata ridotta la democrazia. Piuttosto bisognerebbe domandarsi cosa sono la democrazia e le sue assemblee elettive adesso: “Sono una finzione. Il popolo è schiacciato dal potere dei veri Attila, delle multinazionali e dei banksters; e le istituzioni elettive non contano nulla. Zero”. Ne è un esempio – spiega il giornalista – la decisione di Facebook e Twitter di censurare il presidente Usa Donald Trump. E infine un riferimento specifico al nostro Paese: “Renzi oggi si lamenta che il Parlamento non sa nulla del Recovery Fund? Beh, se è per questo non sa nulla nemmeno dei contratti con Big Pharma sui vaccini, non sa nulla degli incartamenti del Cts sul Covid, non sa nulla del Mes”. 

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