Enrico Mentana, "da Babele è tutto". Scuole aperte dall'11 gennaio: "Perché è uno sfregio a studenti e insegnanti"
"Da Babele è tutto, linea allo studio (si fa per dire). Enrico Mentana fa amara ironia su un disastro italiano: il caos di governo sulla scuola. Dopo un movimentato Cdm notturno, la maggioranza ha rimediato una mediazione al ribasso con il via libera alle lezioni in presenza dall'11 gennaio e non più, come annunciato da settimane, il 7. Il tutto, a due soli giorni dall'avvio. "E così studenti e loro famiglie - scrive su Fcebook il direttore del TgLa7 - insegnanti e personale scolastico vengono a sapere di prima mattina che le scuole non riapriranno dopodomani ma lunedì (forse), non si sa a che ora, né se in presenza o a distanza. Università non pervenute".
Spostamenti vietati e zona rossa. Arriva il "Decreto 7 gennaio". E dal 15 cambia tutto (di nuovo)
Quindi, in un post successivo, domanda: "È possibile conoscere il motivo dello spostamento di 4 giorni dell'inizio delle lezioni per le scuole superiori? Perché se ci fossero evidenze di una grave risalita dei contagi le misure dovrebbero essere ben più severe ed estese, e riguardare anche tutti gli altri ambiti, e non solo quello dell'istruzione. Così sembra solo uno sfregio a studenti e insegnanti, in barba a quello che il governo e regioni avevano solennemente concordato solo 13 giorni fa".