Sabrina Salerno, la clamorosa confessione: "Volete sapere il mio segreto?". Seno, ora si capisce tutto
Se scrivi su Google "Sabrina Salerno", il primo suggerimento è "Sabrina Salerno Instagram".
Lei è un'icona social.
(Ride) «Non lo so. È stata una cosa assolutamente casuale, di quelle che cominciano per gioco. Poi ho capito la forza dei social. Sono un mezzo potentissimo per la comunicazione. Ma vanno usati con intelligenza e coscienza. Altrimenti diventano un'arma a doppio taglio».
Cinquantadue anni. All'anagrafe. Poi guardi le sue foto e dici: naaa, non è possibile. Un curriculum che non finisce più. Sabrina ha fatto di tutto e in tutto il mondo: cantante, attrice, presentatrice tv. Soprattutto, con la sua bellezza anticongiunturale, dagli anni Ottanta tiene in costante ipersalivazione generazioni di maschietti. Almeno tre. Se non quattro.
Quasi un milione e mezzo di fan tra Instagram, Facebook e Twitter.
«E sono reali. Non comprati. Ci tengo a precisare perché molti personaggi sui social si sono gonfiati la fan base. E lo capisci subito: hanno milioni di seguaci e poi cinque commenti sotto ai post...».
Che genere di follower ha?
«Su Instagram è una platea molto giovane. Vado forte nel segmento compreso tra i 25 e i 34 anni. Su Facebook invece ho un pubblico più adulto. E c'è questa logica dei gruppi. Dove condividono le mie foto, che ottengono migliaia di commenti. Mi sforzo molto di capire queste dinamiche, perché i social sono le specchio di quello che siamo diventati, nel bene e nel male».
Che tipo di relazione ha con i suoi seguaci?
«Mi diverto a fare entrare le persone nella mia vita quotidiana, che è fatta di idee, pensieri, lavoro e tanto sport. Cerco di leggere anche i messaggi che mi inviano, per comprendere con chi ho a che fare».
Ha un social media manager o fa tutto da sola?
«Da sola. Decido tutto io. Inizio a pensare ai post due giorni prima. E questo è il successo delle mie pagine. Quando c'è il filtro di uno staff, la gente se ne accorge, non è stupida. Ne perdi in termini di verità».
Qual è la sua strategia?
«Non essere scontata. Quando scrivo le frasi che accompagnano una foto, devono avere una logica. Esempio: se pubblico uno scatto molto "fisico", dove è in evidenza il seno, cerco di essere ironica nella didascalia. Se metti una frase filosofica sotto un culo, ciao. Ma chi ti crede? È ridicolo, dai...».
Frasi di Bukowski più culo: un grande classicone
«Si vede di tutto in giro. Ci sono culi che sono estremamente fantastici e ci sono scatti che sono estremamente volgari. Le foto sono una forma d'arte e la mano del fotografo fa la differenza. E io ne ho uno di fiducia, Alberto Buzzanca, con cui mi trovo molto bene».
Pubblica solo foto posate?
«No, molte sono fatte da me. Un selfie può funzionare più di uno shooting, perché è un altro modo di comunicare. Vuole dire: "Questa sono io", senza l'intermediazione del fotografo. L'autoscatto crea un rapporto più immediato tra te e i follower, senza filtro».
L'altro giorno una sua foto con la maglietta bagnata ha fatto centomila like.
«È normale che i post che valorizzano il corpo facciano più numeri».
Sono i cosiddetti "morti di figa".
«C'è una parte di persone che, diciamolo, è ossessionata. Vive su Instagram. Sono gli addicted descritti dal film Social dilemma. Queste piattaforme sono nate per creare dipendenza e, più tu sei connesso, più loro guadagnano. È come una droga. Ma ci sono anche tanti che riescono a gestire i social con distacco. Tra i miei fan c'è di tutto: chi mi segue da trent' anni e chi mi chiede di vedere immagini sempre più belle, sempre più sexy, colto da una sorta di bulimia. Però io non demonizzo lo strumento. Anzi, spesso, in rete nascono opportunità e nuove relazioni interessanti. Esempio: Gabriele Fiorucci, lo stilista che mi ha vestita a Sanremo, è un contatto arrivato tramite Instagram».
Una tizia ha insinuato che lei avesse le tette finte e che usasse Photoshop. Come vive il rapporto con gli hater?
«Mi fanno una pena pazzesca, un hater è un infelice, una persona non amata, con una vita triste. Gli odiatori non hanno amici. Vivono in un mondo fatto di bruttezza. C'è gente che scrive cose da serial killer. Per fortuna ne ho pochi. E li blocco subito».
E ora parliamo del segreto della sua bellezza senza tempo.
«Non sono la sola. Guardi Jennifer Lopez, Julia Roberts: sono tutte donne cinquantenni in grandissima forma, forti, sicure di sé. Io faccio parte di una generazione che può permettersi una determinata esposizione e ne vado fiera. Per decenni ci hanno detto che, col tempo, la donna sfioriva e l'uomo, invece, diventava più affascinante. Non è così, non più. Il mondo è pieno di donne cinquantenni strafighe!».
Palestra, alimentazione, massaggi: qualcosa farà per tenersi in forma, no? O è genetica?
«Ho sempre cercato di volermi un gran bene e di circondarmi di cose belle e buone. Poi è chiaro: allenamento, alimentazione, benessere mentale. E dna: a sessant' anni mio padre era ancora un figo della madonna. Lo prendevano per mio marito».
Ritocchini?
«Non sono contraria agli interventi chirurgici, a patto che siano fatti con intelligenza e armonia, senza stravolgere le forme delle persone».
Suo figlio ha 16 anni. Come vive la relazione digitale con lui?
«Gli hanno chiuso il profilo Instagram. Ha idee politiche molto forti. Comunque non è uno che ama i selfie, come la madre». (Ride). «In ogni caso, il mio consiglio è: attenzione agli smartphone in mano ai bambini e, soprattutto, attenzione a TikTok».
Quando avremo Sabrina Salerno "Tiktoker"?
«Mai! Mi sono iscritta, ma non ce la posso fare. I balletti, le canzoni troppo adolescenziale. Io ho cinquant' anni, oh!».
Ha paura di invecchiare?
«Ho paura delle malattie».
Intendevo l'invecchiamento estetico.
«A un certo punto bisogna accettarlo. Ma è la cosa più ingiusta del mondo!».
Progetti per il 2021?
«Non ne faccio. Nel 2020 mi sono sfumati duecento concerti. Per cui preferisco vivere alla giornata e non programmare nulla. Sono in una fase zen».
È dura per voi dello spettacolo?
«Altroché. E consideri che mio marito ha un hotel a cinque stelle... Un disastro sia per me che per lui. Da italiana sono molto arrabbiata. È il Paese più bello del mondo, ma per la prima volta in vita mia ho pensato di vendere tutto e trasferirmi all'estero».