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Domenico Arcuri e il vaccino, i timori nel cuore del governo: niente soldi per dosi extra, esclusi gli over 55?

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L'Italia si aggrappa all'Europa per le dosi del vaccino contro il coronavirus. "L'annuncio di Ursula von der Leyen ci fa guardare con più serenità all'attuazione del nostro piano vaccinale - dice a La Stampa Domenico Arcuri - anche in presenza di un ritardo delle dosi di AstraZeneca, per le quali si potrebbero profilare tempi più lunghi del previsto". Parole che non vanno di pari passo con quanto filtra dalla struttura commissariale. Secondo il quotidiano molte preoccupazioni girano attorno ai probabili ritardi, ma anche al rischio che il via libera dell'Ema ad AstraZeneca arrivi con alcune limitazioni. Una a caso? La possibilità che l'utilizzo sia permesso solo al di sotto dei 55 anni, cioè per la fascia anagrafica in cui è stata riscontrata la maggiore efficacia.

 

 

Ma Arcuri rimane ottimista. Stando ai suoi calcoli il vaccino AstraZeneca è già pronto nell'impianto di Anagni e potrebbe arrivare velocemente all'aeroporto di Pratica di Mare. Il problema, anche qui, è dietro l'angolo. Il peggior timore è uno stop prolungato o un (improbabile) no secco all'autorizzazione, perché "avremmo 40 milioni di vaccini in meno e dovremmo correre ai ripari per rimpiazzarli, cosa non semplice nel breve periodo". Tutte possibilità che fanno tremare un governo impreparato.

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