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Massimo Cacciari contro Giuseppe Conte: "Record di morti in Italia? Scelte sciagurate"

 Massimo Cacciari

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Massimo Cacciari nella polemica sul vaccino e i favoritismi ai politici vuole "fare il buono". "Non mi interessa nulla, magari i politici rientrano fra le categorie da proteggere, poiché hanno responsabilità e incontrano molte persone", premette a Repubblica incalzato sulla bufera che ha travolto Vincenzo De Luca. Il governatore della Campania, nel "vaccine-day" ha saltato la fila. Il motivo? Mostrare agli italiani che fare il vaccino contro il coronavirus è un dovere. Fin qui nulla di eccepibile. "Però - prosegue l'ex sindaco di Venezia - non mi si parli di esempi: non c'è proprio bisogno di esempi per andare a vaccinarsi. È una cosa di assoluto buon senso".

Per Cacciari il governatore dem non ha fatto niente di diverso da quanto fatto in precedenza da Joe Biden, nuovo presidente degli Stati Uniti. "La questione in realtà è molto semplice: detto che mi sembra più che ovvio che i primi a tutelarsi debbano essere medici e infermieri, vorrei che si arrivasse a un calendario chiaro sulle vaccinazioni, che gli scienziati indicassero quali sono i soggetti che hanno la priorità. E, naturalmente, che non si sfugga dal principio di gratuità del vaccino".

 

 

Da qui la critica all'esecutivo giallorosso: "Siamo il Paese dove, mediamente, sono state applicate le misure di contenimento più rigide ma anche quello con il maggior numero di morti. Ora, se la metà delle colpe possiamo attribuirla alla debolezza delle nostre strutture sanitarie, sull'altra metà c'è lo zampino del governo". Secondo il filosofo Giuseppe Conte e compagni si sono resi protagonisti di "misure sciagurate". Una tra tutte? Quella estiva: "Giusto riaprire in estate, d'accordo, ma non è che era obbligatorio consentirci di andare all'estero. E va bene i ristoranti aperti ma perché pure le discoteche?". Una critica che rispecchia il pensiero di molti italiani, ma che non basta a far saltare il banco. Una crisi di governo è solo "teatro politico".

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