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Selvaggia Lucarelli difende Travaglio: "11 condanne per diffamazione? Raccontatelo bene". Interviene Guido Crosetto: ammutolita

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Vivace confronto su Twitter tra Selvaggia Lucarelli e i suoi followers sul tema Marco Travaglio. Un utente, Yoda, fa notare come il direttore del Fatto quotidiano, "televenditore del giustizialismo nostrano di lotta e di governo, ha accumulato undici condanne per diffamazione, di cui una in sede penale. Altri due processi sono in corso". La Lucarelli, collaboratrice del Fatto, si sente in dovere di intervenire in difesa del direttore: "35 anni di giornalismo, la maggior delle condanne in sede civile tra cui una per una battuta su Schifani (come per molti direttori che magari stimi). Migliaia di editoriali, inchieste. Centinaia di querele infondate, processi subiti e ingiusti. Le cose vanno raccontate bene".
 

 

 

Un tweet che genera una pioggia di commenti, tutti negativi all'insegna del "Travaglio è indifendibile". Parte Yoda, che ribatte: "Esatto, vanno raccontate bene. Fossi nei conduttori che lo invitano ogni sera in TV metterei un bel sottopancia fisso con le condanne in trasmissione". Un messaggino spedito dritto dritto a Lilli Gruber, che a Otto e mezzo invita Travaglio a serate alterne. E a un certo punto nel dibattito interviene anche Guido Crosetto, che la chiude con classe: "Vero, concordo. Per tutti, però". Gioco, partita e incontro.

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