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Antonio Esposito, il figlio del giudice che condannò Berlusconi è stato espulso dalla magistratura: brutta storia privata

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Grosso imbarazzo per Antonio Esposito, ma soprattutto per suo figlio Ferdinando. Il primo è stato il giudice che condannò Silvio Berlusocni per frode fiscale nel processo Mediaset tra mille sospetti e accuse di sentenza politica pilotata dall'alto, il secondo è pm operativo a Milano, poi trasferito a Torino e ora espulso dalla magistratura per una brutta storia privata.
 

 

 

Come riporta il Giornale, giovedì scorso la Disciplinare del Csm presieduta dal vicepresidente David Ermini ha inflitto a Esposito Junior la sanzione più pesante, la rimozione dall'ordine giudiziario (e non, come accade solitamente, con le misure più blande dell'ammonimento o della censura) a seguito della condanna penale dell'ormai ex magistrato (che potrà comunque fare ricorso). Tra il 2012 e il 2014 Esposito avrebbe abusato dei propri poteri di pm esercitando "pesanti pressioni" sull'imprenditore Michele Morenghi per ottenere un attico a due passi dal Duomo al prezzo di 32mila euro l'anno. "Nell'esercizio della propria attività - spiegano le carte - avrebbe potuto trovarsi a trattare procedimenti penali aventi ad oggetto" proprio l'integratore prodotto dalla Double di Morenghi e "procedere al suo sequestro". Testuale: "All'interno della procura può capitare di tutto all'azienda con l'inchiesta sbagliata". Particolare non secondario: ai tempi Esposito lavorava al VI dipartimento della Procura di Milano, trattando, fra l'altro, i reati in materia alimentare e farmaceutica. Una brutta macchia per una famiglia togata, visto che oltre al padre giudice della Cassazione c'è anche lo zio Vitaliano, fino al 2012 procuratore generale sempre della Cassazione.

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