Pier Silvio Berlusconi, l'allarme: "I mostri del web, zero controlli fiscali e nessuna trasparenza"

lunedì 21 dicembre 2020
Pier Silvio Berlusconi, l'allarme: "I mostri del web, zero controlli fiscali e nessuna trasparenza"
2' di lettura

Pier Silvio Berlusconi è a capo di Mediaset da vent' anni. "Quando vedi, come abbiamo visto, che ad aprile la pubblicità realizza un calo record sopra il 50% e che nei primi sei mesi il crollo è del 24%, capisci che è inutile pensare ai risultati a breve. Che la via d'uscita è guardare al futuro, difendere l'azienda, difendere l'occupazione: pensare a quello che si potrà fare dopo, perché il 2020 è un anno che hai voglia solo di cancellare. E invece succede che reagisci così fortemente che con la tua spinta il motore non solo non si blocca, ma il grande lavoro che hai fatto in primavera con revisione dei costi e riprogrammazione si è trasformato in un'opportunità". Questo il suo pensiero su Mediaset, sul momento economico difficile per via del coronavirus. L'ottimismo non gli manca, nonostante la questione Vivendi tra ricorsi, inchieste della magistratura, pronunce della Corte europea e indagini dell'Agcom italiana.

Silvio Berlusconi, la confessione di Giorgio Gori: "Pensavamo sarebbe stata una catastrofe". Quella notte, a Mediaset...

Primo ospite della nuova stagione de La Confessione, il programma di Peter Gomez in onda sul Nove, è Giorgio Gori...

Intravede nel frattempo nuovi nemici. "Il problema enorme invece sono i "mostri del web". Facebook, Google e altri social che sfuggono a qualsiasi controllo fiscale e di trasparenza. Raccolgono pubblicità a tappeto ma non rendono pubblici i loro dati, danneggiano tutti i media. Vorremmo solo che fossero uguali a noi, o noi uguali a loro". E a chi contesta l'emendamento a difesa dell'italianità di Mediaset., risponde: "Il Parlamento si preoccupa di tutelare il sistema dei media e delle tlc nazionali come si fa in tutto il mondo ed è inaccettabile che quelle preoccupazioni vengano marchiate, strumentalizzate, per motivi solo di propaganda politica. Altro esempio del conflitto di interessi al contrario che abbiamo pagato a lungo. Speravo fosse superato", spiega in una intervista al Corriere della Sera. Infine sul polo europeo della tv racconta che, "vogliamo costruire il polo paneuropeo della tv gratuita. Vivendi si dichiara favorevoli a ogni nostro progetto di sviluppo, ma poi in concreto le nostre proposte industriali cadono nel nulla. Finché non si supera l'ostracismo dei francesi è complicato agire". Ma Pier Silvio rimane ottimista: "Abbiamo dimostrato che anche nelle situazioni più difficili Mediaset è in grado di reagire, andare avanti e portare risultati".