L'aria che tira, Guido Crosetto contro il reddito grillino: "Ho parlato coi navigator, negli ultimi 6 mesi zero telefonate"
"Saranno casi isolati...". Guido Crosetto a L'aria che tira su La7 parla da imprenditore, e non da politico, e mette in luce tutte le criticità del reddito di cittadinanza grillino. Partiamo dalla fine: i navigator. "Ho parlato con alcuni di loro - spiega il fondatore di Fratelli d'Italia - e mi hanno detto che negli ultimi mesi sono rimasti a casa senza alzare il telefono". Un colossale buco nell'acqua per coloro che nella mente di Luigi Di Maio e del Movimento 5 Stelle dovevano essere il "braccio armato" del visionario progetto di Welfare che doveva al contempo dare un sussidio a chi rimaneva senza lavoro e trovare un nuovo impiego agli stessi. Una mandrakata elettorale, o giù di lì.
La verità, sottolinea Crosetto, è che il progetto era fallato fin dall'origine. "C'era gente che diceva che in dodici mesi i centri per l'impiego si sarebbero trasformati e sarebbero diventati più efficienti di quelli tedeschi. Impossibile, non basta un anno per formare le persone, digitalizzare e costruire dei sistemi per incrociare domanda e offerta oggi inesistenti. Il reddito di cittadinanza è servito a combattere una povertà che il Covid ha aumentato, ma sarebbe bastato potenziare gli strumenti già esistenti. Non è servito, invece, nella parte in cui avrebbe dovuto reinserire le persone nel mondo del lavoro e anzi per qualcuno è stato uno strumento da aggiungere al lavoro in nero, senza controlli adeguati".