Franco Bechis su Giuseppe Conte e la cena 'proibita' con Olivia Paladino: "Nemico dei ristoranti? Anzi, ne è benefattore"
Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo Dpcm, quello che regolerà la vita degli italiani durante le festività di Natale e Capodanno, Giuseppe Conte ha speso qualche minuto per affrontare il caso che lo ha riguardato insieme a Olivia Paladino. “Ci sono stati attacchi personali che hanno riguardato anche la mia compagna”, ha esordito il premier, che ha poi smentito la versione di un testimone che avrebbe visto la coppia cenare lo scorso 31 ottobre all’Enoteca Achilli in Parlamento. Franco Bechis su Il Tempo ha fatto notare che “a quella data la sera i ristoranti erano chiusi per un Dpcm dello stesso Conte, e il premier avrebbe dovuto farsi riaprire il locale solo per lui e la fidanzata”. L’avvocato del popolo (e di Olivia, in questo caso) ha ammesso di essere cliente abituale di quel locale ma ha negato che ci fosse stato quando non era possibile: “L’ultima volta siamo stati lì con Olivia il 25 settembre o forse qualche giorno più tardi”. In ogni caso per Bechis il premier non può essere definito un nemico dei ristoranti: “Anzi, ne è benefattore perché a quella tavola il conto non scherza, il menù completo è da 160 euro a testa. Mentre quello per Capodanno sarebbe costato 260 euro a persona, ma lì Giuseppe e Olivia dovranno rinunciare avendo chiuso i ristoranti quella sera. Possono però farseli asportare a casa…”.