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L'aria che tira, Myrta Merlino sullo scontro Fontana-Speranza: "Tutte le settimane stessa pantomima"

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“Italia a colori”, è il titolo di apertura de L’aria che tira, con Myrta Merlino che ha rivolto un accorato appello a tutte le istituzioni, palesando la frustrazione e la rabbia per una situazione che si sta ripetendo ciclicamente. “Qua abbiamo ricominciato la guerra dei colori”, ha esordito la giornalista di La7 che poi ha aggiunto: “Un film già visto e non uno dei più appassionanti, soprattutto in Lombardia, dove il governo vede rosso e la Regione invece arancione. Tutte le settimane questa pantomima…”.

Lo sfogo della Merlino è assolutamente giustificato: “O si accettano i criteri o no, non è possibile che ogni venerdì si parla dello scontro governo-regioni. In più i governatori dicono apriteci tutto ma non le scuole, che devono rimanere chiuse fino a gennaio. Da una parte è anche logico perché non ha senso riaprire prima di Natale, ma chi chiede scuole chiuse e piste di sci aperte pensa molto al presente e nemmeno per un attimo al futuro, creando un vuoto drammatico nei ragazzi italiani”. Al di là del dichiarazioni della Merlino, resta il fatto che per poco nella serata di ieri non si è rotto il dialogo tra l’esecutivo e la Lombardia, con quest’ultima che ha chiesto con insistenza di diventare zona arancione prima del 3 dicembre, dato che da tre settimane i dati sono stabili: il ministro Roberto Speranza per ora non ha ceduto, ma la trattativa continua. 

 

 

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