Bruno Vespa è sempre in tv, ultimamente ancora di più per via dell'uscita del suo ultimo libro "Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del Covid)", pubblicato il 28 ottobre. Secondo il Fatto Quotidiano, però, il giornalista è diventato quasi un'ossessione per il pubblico della Rai: lo si vede nei Tg, nei talk della mattina, nei programmi del pomeriggio e anche in quelli della sera. "Vespa fa un po’ di sano revisionismo sul Ventennio. Rimette in circolo quelle quattro o cinque informazioni errate o incomplete sul duce che ha fatto anche cose buone, si è inventato le pensioni agli italiani e la settimana lavorativa di 40 ore, ha goduto di un enorme consenso tra le masse grazie alle sue politiche sociali", così scrive il Fatto. L'ultima creatura del conduttore di Porta a Porta è edita da Rai Libri insieme a Mondadori, quindi si capisce che l'azienda voglia pubblicizzare il prodotto, ma in questo caso "siamo oltre la marchetta" secondo il quotidiano.
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Nell'articolo del Fatto viene scritta, poi, una mini rassegna con tutte le ospitate di Vespa necessarie per la presentazione del suo libro. Si parte il 29 e 31 ottobre con due servizi del Tg1 e del Tg2 dedicati allo scrittore e alla sua opera, poi il 3 novembre il giornalista viene invitato a Unomattina e lì dice: "Mussolini ha avuto grande consenso fino alle leggi razziali, quando poi impazzì e fece l’alleanza con Hitler". Il 12 novembre, invece, è la volta de La vita in diretta; il 14 di Ballando con le stelle, dove Vespa è costretto a ballare prima di poter presentare la sua opera. Il 17 e 21 novembre, poi, è ospite di Agorà e di Tg2 Post, l’approfondimento che segue il notiziario serale. Infine lo sbarco a Domenica In, dove lo scrittore prima si emoziona e parla della sua vita privata e poi presenta il suo libro. Con la domanda finale di Mara Venier: "Ma tu il tempo per scrivere dove lo trovi?".