Daniela Santanchè, Gaudio e il no alla Calabria: "La moglie dovrebbe chiedere il divorzio"
«Mi ha colpito il comportamento di Eugenio Gaudio», mi scrive su Novella 2000 Daniela Santanchè, «prima fa dire il suo nome dal Governo come commissario alla sanità calabrese (gaudium magnum; habemus papam), dopo di che ha fatto un'improvvisa retromarcia e la cosa grave è che ha dato la colpa alla moglie: "non vuole trasferirsi...", ma stiamo scherzando?».
Sempre colpa delle donne? Gaudio ha 64 anni. Cosentino, ex rettore dell'Università La Sapienza di Roma. È stato anche professore all'Università dell'Aquila dal 1987, dove dal 1997 al 2000 è stato Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Cosenza, Roma, L'Aquila, uno abituato ai traslochi, eppure ha detto: «Motivi personali e familiari me lo impediscono: mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro». La moglie di Gaudio si chiama Ida Cavalcanti ed è cosentina come il marito. «Comunque ogni famiglia ha le sue dinamiche», ha detto lui al Corriere della Sera. Il mio pensiero: se io fossi la moglie, l'incolpata, l'unica responsabile, chiederei la separazione».