Mattia Feltri asfalta Nicola Morra: "Ho ascoltato la frase 4-5 volte, non ci ho capito nulla. Gli è uscita un po' alla..."
L'intervento di Nicola Morra contro l'ex presidente della Calabria ha sconvolto l'opinione pubblica in Italia. Ne ha parlato anche Mattia Feltri, che si è detto "sinceramente stupito per la sarabanda sollevata". "Va a radio Capital e dice una cosa su Jole Santelli, morta da poche settimane, sul fatto che i calabresi non dovevano votarla, non so se per la malattia, il cancro, o per il partito, Forza Italia. Ho ascoltato la frase quattro o cinque volte e non ci ho capito nulla", ha scritto il giornalista su La Stampa. Feltri è sorpreso anche perché il grillino è uno di quelli che saprebbe usare le parole, è laureato e ha fatto anche l'insegnante. "Ieri, per esempio, per ricondurre la discussione sui piani di una dialettica attualistica si è offerto di 'riverginare l'imene'. Già un altro passo. Un'altra lucidità", ha continuato ironicamente il direttore dell'Huffpost.
Feltri parla di un Morra issato sul piedistallo del sapere e della loquela. "Si scaglia contro le 'prolisse omelie mistificatorie' degli 'epistemologi'. Invita a 'denudarsi delle sovrastrutture', ad amare la famiglia nel 'senso della trascendenza', ad acquisire una 'mentalità tomistica', ad affrontare il Covid distinguendo 'doxa ed episteme', insomma, a praticare 'la vera politica che sposa come euristica dell' agire la procedura del confronto' - è andato avanti il giornalista -. Mettiamola così, si vede che stavolta l'euristica dell'agire gli è venuta un po' a cazzo".