Matteo Bassetti e il coronavirus: "Asintomatici trattati come quelli di Chernobyl". Messaggio per Galli e Crisanti?
Matteo Bassetti, primario infettivologo al San Martino di Genova, ha ammesso di avere paura per le minacce di morte che riceve. La sua figura è stata spesso al centro delle polemiche per via delle sue frasi sul Covid. Quest'estate, per esempio, aveva parlato di virus che stava "perdendo forza” e che “era cambiato”. "Ho sempre detto che bisogna prendere tutte le precauzioni possibili. Ma ho sempre detto che bisogna convivere col virus e noi non lo stiamo facendo - si è sfogato a La Zanzara su Radio 24 -. Si continua a fare terrorismo perché il 93 per cento delle persone che sono asintomatiche o poco sintomatiche tra i contagiati vengono trattate come delle persone uscite dal reattore nucleare di Chernobyl". Bassetti, poi, ha criticato fortemente il modo in cui si agisce adesso: "Quello che stiamo facendo è chiudere la gente in casa, metterle in quarantena, aspettando settimane e mesi per fare i tamponi: è profondamente sbagliato". Secondo l'infettivologo non è possibile fermare un Paese e blindare in casa gli italiani. E sui test ha aggiunto: "Devono essere fatti sui sintomatici e sui contatti certi dei sintomatici e non su tutti".
Alla domanda su ciò che potrebbe accadere in futuro, l'esperto non si è sbilanciato: "Non faccio l'astrologo", però si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: "Non avrei pensato a una seconda ondata di queste proporzioni, ma si è sbagliato anche chi diceva che sarebbe arrivata una seconda ondata con milioni di morti". Parlando di sesso in tempi di Covid, Bassetti si è lasciato andare anche a confessioni un po' personali: "Oggi una sconosciuta non la bacerei, eviterei di farlo. I rapporti sessuali andrebbero fatti all’interno della coppia stabile, le cose casuali sarebbe meglio evitarle". E infine una dichiarazione di carattere politico: "Alle ultime elezioni ho votato per il mio amico Giovanni Toti perché se l’è meritato. Nel passato ho votato anche a sinistra, per Renzi che mi è sempre piaciuto molto". E non sono mancati complimenti e frecciatine: "A Zangrillo do un ottimo voto, almeno otto. Crisanti? Non è un medico. Senza voto".