Un semplice errore di comunicazione. Giuseppe Tiani si giustifica così a L'Aria Che Tira dopo essere finito nell'occhio del ciclone per il "ciondolo magico contro il Covid" di cui ha parlato alla Camera (incredibile, ma vero). "Ho semplicemente chiesto, e probabilmente ho commesso un errore di comunicazione, di utilizzare la tecnologia più all'avanguardia che purifica l'aria per la solubilità degli ambienti - ha detto a Myrta Merlino in collegamento su La7 -. Non ho mai accostato ciondoli salvifici alla Wanna Marchi per respingere il coronavirus, porto la mascherina tutti i giorni e utilizzo tutti i disinfettanti possibili". E ancora, sul filmato della videoconferenza in Commissione affari costituzionali dove Tiani magnificava un ciondolo israeliano anti-Covid: "Sono stato stato dileggiato ingiustamente, ho 33 anni di onoratissimo servizio", rivendica Il segretario nazionale del sindacati di polizia Siap, nonché presidente di InnovaPuglia (responsabile degli appalti della sanità regionale).
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La toppa però è peggio del buco. A rispondergli per le rime ci pensa Massimo Galli: "Lo scudo magnetico contro il virus non esiste, trovo abbastanza improbabile che possa essere utilizzato nel contesto e nelle modalità in cui è stato presentato, forse con una buona dose di azzardo". Infine il consiglio ai cittadini: "In questo momento sarebbe francamente meglio parlare di mascherina e strumenti di protezione convenzionali. Bisogna avere la mente aperta anche nei confronti di eventuali altre opportunità tecnologiche".
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