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Massimo Giletti a Non è l'Arena, dopo la rissa con Pedullà manda in onda la sua intercettazione audio con Buzzi

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Il "caso Pedullà" a Non è l'Arena. La scorsa domenica il direttore della Notizia Gaetano Pedullà si era scontrato con Massimo Giletti, accusandolo di "favorire Cosa Nostra". Di fronte alle rimostranze del conduttore, il direttore ribatteva: "Ma se ha avuto Buzzi in trasmissione settimana scorsa". Il riferimento a Salvatore Buzzi, uno degli uomini chiave di Mafia capitale, non è andato giù all'ex re delle cooperative rosse capitoline: "Non doveva accostarmi ad una organizzazione mafiosa... Io sono stato assolto dall'accusa di associazione mafiosa e per questo l'ho querelato".

 

 

 

Poi la bomba. Pedullà da Giletti si era auto-incoronato giornalista "controcorrente" e scomodo perché sempre e comunque contro la mafia. "Io parlavo anche con Pedullà - rivela Buzzi - c'è anche una intercettazione agli atti del processo". E Giletti, poco dopo, manda in onda l'audio in cui Buzzi spiega al giornalista i propri sospetti su una turbativa d'asta di cui sarebbe rimasto vittima da imprenditore. Pedullà chiede conferma a Buzzi sui sospetti di interessi personali del giudice del Tar sul caso in questione. Tornati in studio, l'ospite di Giletti Luca Telese difende il suo operato e accusa Pedullà: "Il decreto che blocca le scarcerazioni facili di boss e terroristi dovrebbero chiamarlo Decreto Non è l'Arena. Pedullà criticando fa il peggior sfregio al buon giornalismo".

 

 

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