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PiazzaPulita, lo sfogo di Corrado Formigli: "I talk scatenano il panico? Forse scordate cosa è successo in primavera", cannonata contro Giuseppe Conte

Corrado Formigli

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La stizza di Corrado Formigli, il conduttore di PiazzaPulita su La7, che affida a una serie di cinguettii su Twitter il suo sfogo. Ad accenderlo, un'intervista a Giovanni Ippolito su Domani, in cui si punta il dito contro i talk-show, che avrebbero alimentato confusione e panico nel bel mezzo dell'emergenza coronavirus. E così, Formigli scrive: "Da alcune interviste emerge che uno dei problemi principali della pandemia sarebbero i talk show. Si chiede alla tv di parlare d’altro e non solo di Covid". Dunque, una lunga serie di riflessioni: "La tv al di là degli errori che certamente sono stati commessi (chi non ne ha fatti? Scienziati? Ministri? Amministratori?) ha avuto la capacità di documentare la gravità della pandemia ben prima che certi scienziati si allineassero all’allarme nazionale e abbandonassero un certo riduzionismo", sottolinea il conduttore di PiazzaPulita. Poi le critiche a Giuseppe Conte: "E quanto alla voce unica del governo, ricordiamo bene gli effetti negativi scatenati dalle conferenze stampa ufficiali in cui i dati di morti e contagiati, nella primavera scorsa, venivano scagliati sui cittadini senza contesto né mediazione sufficiente". Infine: "Caro professor Ippolito, i talk show, se ben fatti, servono a informare le persone. Impariamo a rispettare serietà e competenze in ogni ambito: il nostro lavoro giornalistico sul Covid non è certamente stato guidato soltanto dall’audience, bensì da passione, responsabilità e dal coraggio di chi ha varcato e raccontato la prima linea. Il Covid si prende se non si mette la mascherina e non si organizzano gli ospedali. Non accendendo la tv", conclude Corrado Formigli.

 

 

 

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