Giuseppe Cruciani a Dritto e rovescio: "Perché non condanno i disobbedienti". In studio, tutti zitti
"Partiamo da un presupposto: i disobbedienti sono persone che hanno bisogno di lavorare". Giuseppe Cruciani, in studio da Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio, invita a distinguere tra chi protesta contro i lockdown e il coprifuoco, e chi va a sfasciare le vetrine.
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"Prendiamo il ristoratore di Pesaro, che ha aperto e non l'hanno fatto chiudere nonostante la presenza della polizia. Sono persone che hanno bisogno di fatturare per campare. La legge non l'hanno fatta loro ma ritengono che si assurdo aprire a pranzo, con la possibilità di contagiare, e dover chiudere la sera. Non me la sento di condannarli, anzi dico che sono delle persone rivoluzionarie perché vogliono far star meglio la famiglia e pagare i fornitori. Condanno chi sfascia la vetrina, non chi vuole lavorare rispettando i protocolli".