Matteo Bassetti a Cartabianca contro Conte e il Dpcm: "Non si può cambiare idea ogni tre giorni"
Un colpo al Dpcm e uno agli italiani. Matteo Bassetti, ospite di Cartabianca su Raitre, non risparmia nessuno e sottolinea due punti chiave nella lotta alla seconda ondata di coronavirus. Il primo è strategico e politico: "Quando si prende una decisione bisogna darle il tempo perché funzioni - spiega il direttore della clinica di malattie infettive del San Martino di Genova a proposito dei dpcm del premier Giusepppe Conte -. Non si può cambiare idea ogni tre giorni. Dovremo attendere almeno due settimane, adesso, per vedere qualche effetto". Il guaio è che questo governo sembra in balia dei bollettìini quotidiani, che peraltro su contagi. morti e decessi fotografano una situazione vecchia di almeno 10-14 giorni.
In collegamento con Bianca Berlinguer, l'infettivoloto poi pone l'accento su una tentazione molto pericolosa tra i malati pauci-sintomatici: "Se si hanno pochi sintomi bisogna stare a casa perché i pronto soccorso sono ingolfati. Bisogna chiamare il medico di base, non il 118. Chi è asintomatico non deve ricorrere alle cure che vengono somministrate ai malati gravi". Anche così si dà respiro agli ospedali.