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Luca Telese, la falla nel decreto ristori: "Hanno escluso gli alberghi perché sono aperti, ma sono vuoti e sconsigliati"

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Dal consiglio dei ministri è arrivato il via libera al decreto ristori, che prevedono una “potenza da fuoco” pari a 6,8 miliardi di euro che dovrà aiutare le tantissime categorie soggette a chiusure e limitazioni del nuovo Dpcm firmato da Giuseppe Conte. Luca Telese ha però trovato una falla nel lunghissimo elenco di chi potrà accedere ai rimborsi, con percentuali che variano dal 100 al 400 per cento. “Gli alberghi sono stati esclusi dal ristoro perché ‘restano aperti’”, ha fatto notare il giornalista di Tpi, che poi ha aggiunto la sua considerazione: “Ma se sono aperti e vuoti, e il governo sconsiglia di andarci, come fanno a campare?”.

Bella domanda che mette in imbarazzo il governo che ha approvato “in tempo record” il decreto, assicurando che con gli stessi “tempi record” arriveranno i soldi a tutti entro il 15 novembre. Nel testo si legge che le categorie che hanno diritto ai rimborsi, e le relative percentuali, sono le seguenti: ristori del 400% per discoteche, sale da ballo, night club e simili; del 200% per stadi, cinema, piscine, parchi divertimenti, sale giochi, palestre e sale bingo; del 150% per ristoranti, alberghi, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna; del 100% per gelaterie e bar (senza cucina). 

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